“La pandemia, sicuramente, non sta giocando a favore delle referenze da destinare alla IV gamma. Durante il lockdown di marzo, i consumi sono calati del 25%, anche perché il canale horeca mancava completamente all’appello. Attualmente, invece, seppure si è imposta la chiusura serale a tutte le attività di ristorazione, i consumi hanno subito un lieve calo, di solo il 10%. Finora, quindi, l’andamento sul mercato di queste referenze è stato altalenante, ma dato che è appena cominciata la campagna, è ancora presto per fare delle previsioni“. E’ quanto spiega Mario Garofalo, responsabile aziendale dell’omonima azienda Garofalo di Pontecagnano, in provincia di Salerno.
L’Azienda agricola Garofalo, da sempre ubicata nella Piana del Sele, vanta una lunga tradizione orticola e frutticola, ma da vent’anni a questa parte i due fratelli Santo e Antonio Garofalo hanno cominciato a coltivare referenze di I gamma evoluta da destinare alla IV gamma. La superficie aziendale ammonta complessivamente a 50 ettari, di cui 30 di serre, mentre la restante parte è dedicata ai vari magazzini.
A costituire l’assortimento produttivo ci sono: baby leaf, spinacio, spinacino, rucola, la gamma delle orientali e le erbe aromatiche. “Ma la rucola costituisce il nostro core business, rappresentando circa il 70% del nostro fatturato. Le referenze disponibili tutto l’anno sono lattughino e rucola, mentre le altre seguono una propria stagionalità. Ciò che però ultimamente sta diventando di tendenza sul mercato sono le orientali (brassiche a foglia) e le aromatiche, anche in virtù delle scelte salutistiche dei consumatori“.
La concezione aziendale dell’agricoltura è coltivare seguendo una visione sostenibile e operare in un’ottica responsabile. Tanto che Garofalo riprende: “Voglio dimostrare a tutti che è possibile fare reddito pur rispettando l’ambiente e tutelando le sue risorse per le generazioni future. Infatti, in virtù della sicurezza alimentare e della sostenibilità, abbiamo sostituito le classiche macchine raccoglitrici a gasolio con quelle elettriche. Per garantire un prodotto sicuro, le nostre referenze sono tutte certificate GlobalGAP, Grasp, Global Plus, Leaf Marque e Field to Fork“.
Per quanto riguarda i mercati di riferimento dell’azienda, sono principalmente la GDO italiana e quella inglese; in maniera indiretta il canale horeca. “Finora abbiamo conferito il prodotto alle industrie della IV gamma, ma stiamo cominciando a realizzare anche una gamma di confezionati con il nostro marchio. In virtù di questa ambiziosa sfida aziendale, abbiamo recentemente realizzato un magazzino di 1000 mq e ne stiamo ampliando altri due“.
In conclusione, Garofalo dice: “In futuro andremo sempre verso un’innovazione sostenibile, a partire dalla ricerca di nuove varietà ibride, più resistenti e che richiedano meno input chimici. Infatti abbiamo idea di cominciare a produrre a residuo zero e in regime biologico; e, se da un lato ampliamo l’offerta aziendale, dall’altro tuteliamo maggiormente i consumatori”.